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Wednesday, March 27, 2013

NO LINE ON THE HORIZON

non so bene cosa dire. cerco di andare con ordine. con un ordine mio, quantomeno.

non posso ancora aggiornare il post prima di questo, perchè non mi è concesso parlare di quella novità. non era mia intenzione mettere quelle righe per "ingolosire". detto in modo semplice, il 15 di febbraio avevo avuto la notizia di aver vinto un concorso con una casa editrice famosa ed ero contenta. da lì il post "qualcosa è successo".

il concorso scadeva a capodanno e per consegnare ho passato la notte del 31 dicembre davanti al monitor a finire e poi spedire il materiale, sostenuta da un mio carissimo amico che ho obbligato ad aiutarmi. intorno la gente brindava e vociava, riempiendo le strade, i giardini e il cielo di lampi e scoppiettii che per me sapevano di disperata speranza.
questo concorso, con la fatica che c'è stata dietro, ha rappresentato molto per me. l'ho scoperto tardi, a inizio dicembre, in un periodo in cui ero piena di lavoro. è stato fatto con molti sforzi, ma non per il poco tempo a disposizione, ma per come mi sentivo io alla fine del 2012.
in novembre meditavo, dopo una riflessione durata quasi due anni e che ormai sentivo matura, di chiudere il blog, smettere di disegnare e dedicarmi a lavori molto più meccanici, come la colorazione di cose altrui o la semplice manovalanza grafica qualunque. avrei tagliato in toto la parte artistica e mi sarei messa a lavorare come commessa se solo avessi un curriculum che possa aspirare a farsi scegliere per un negozio. ma bisogna stare coi piedi per terra.
mi infastidisce suonare lamentosa alle orecchie di chi non mi conosce e non conosce i miei ultimi anni. posso riassumere che dal 2008 non c'è stata una sola cosa che abbia volto al meglio. la mia famiglia è stata attraversata da dolori profondi, perdite ed è infine caduta sotto il fuoco amico. una realtà nella quale io e mia sorella minore ci destreggiamo a tutt'oggi con una fatica ormai senza fine e senza sbocchi.
cinque anni. un tempo molto lungo.

quando ho saputo di aver vinto qualcosa, un concorso che per me aveva rappresentato un improvviso e inspiegabile colpo di reni, sono stata contenta. ma ora, a distanza di settimane, il post precedente va spiegato, perchè così non mi rappresenta. suona perfino vanitoso.

c'è stato sempre un rapporto molto stretto tra l'andamento di questo blog e la mia vita. immagino sia così per molte persone, quindi niente di speciale. il blog ha sempre fatto da riflesso molto vero al mio umore e per questo, a novembre, ho notato una volta di più quanto, passando gli anni, i post fossero sempre di meno e soprattutto ce ne fossero molti senza disegni. impensabile per me e per la natura che è alla base della mia persona. da qui la decisione di chiudere. 

la notizia della vittoria in questo momento della mia vita, mi ha dato una spinta e ha rallentato per un attimo il processo in corso dentro la mia testa. in ogni caso adesso, vuoi il fatto che ormai si tardi nel poterlo annunciare, vuoi l'entusiasmo sceso drasticamente sotto lo zero e la testa tornata lucida, il bilancio è che io sono tornata a sentirmi come mi sentivo in novembre.

non credo che si possa capire completamente quello che dico. chi mi conosce nella vita vera e mi ha chiesto quando avrei aggiornato il blog con questa famosa notizia, forse capisce un po' di più, ma in ogni caso comprendo siano cose piuttosto indecifrabili.

ma io scrivo lo stesso, e questa è una cosa lontana dal mio essere, perchè il post prima di questo non lo posso più sopportare. rivedo il disperato tentativo di attaccarmi a qualcosa di positivo. io non sono fatta cosi, non me la sono mai raccontata. sicuramente non me la racconto dal 2008 ad oggi.

quindi, tutto questo è per dire che, se non ci fosse stata la vittoria del concorso, ora il blog morirebbe qui. ho davvero bisogno di farlo morire ma sceglierò di mandarlo solo in coma profondo.
se prima o poi salterà fuori dalla rete che ho vinto qualcosa, ok, quella era la notizia, che ora, dopo parecchio tempo passato e tutte le righe che ho dedicato a questa situazione, sembra che debba essere chissà quale notiziona enorme. non è nulla di che, via.
quando lo renderanno pubblico e quando mi sentirò pronta farò un post (post che forse soppianterà questo o forse no). il blog poi rimarrà qui com'è perchè è pur sempre una raccolta di disegni e non è che debba sparire tutto ciò che è il passato. io tendo ad azzerare e dimenticare sempre tutto, quando una cosa finisce. qui però è difficile.
se poi uscirà dal coma, allora sarà solo per tornare a quello che era e che sempre sarebbe dovuto essere: una galleria per i miei disegni, con pochissimo testo e molte più figure.
questo che leggete oggi è lo spaccato pubblico più lungo e articolato che io abbia fatto in vita mia. una cosa che non voglio sentire il bisogno di ripetere. non è roba per me.

ma le cose devono andare a posto, anche quando il posto è scomodo. "aggiusta le cose che non funzionano" mi sono detta un paio di mesi fa, proprio qui.


buona vita.
buona vita a tutti quelli a cui la vita piace e che, leggendo, alzeranno gli occhi al cielo sbuffando, con la sicurezza matematica che queste righe siano il mero sfogo infantile di un momento no. è giusto che non comprendano.
buona vita a tutti quelli a cui la vita fondamentalmente non piace.
buona vita se non hanno avuto la forza, perchè la trovino o, meglio ancora, se l'hanno avuta ma è andata male, perchè abbiano almeno la fortuna, per una o due volte.

ho letto, ho riletto, ho smussato ma non ho cambiato. non sto bene, ma sono più leggera.

ciao,


-Rom-